Gennaio 2, 2023

Le marne

Nell’immagine qui sopra potete vedere una conchiglia, e non è qualcosa di straordinario, anzi, è abbastanza usuale trovarle nel nostro territorio perchè, come mi diceva mio nonno quando ero piccolo: “Qui una volta c’era il mare!

Mio nonno non andava a tartufi, e non aveva fatto grandi studi, ma aveva un grande sapere per ciò che riguarda l’agricoltura, le specie vegetali, i suoli ed il territorio in generale. 

Non ricordo alcuna lezione, ricordo piuttosto un borbottare costante senza però mai smettere di lavorare, e di quel borbottare qualcosa mi è rimasto, e ne capisco il valore solo oggi.

Sempre nell’immagine si possono notare degli agglomerati azzurro/grigi, quella è argilla (argilla blu di Asti)

Un giorno come compito per le scuole elementari avrei dovuto realizzare alcuni oggettini con la pasta da modellare, oppure con l’argilla, e mio nonno mi portò a raccogliere l’argilla 🙂 

Insomma, se avesse mai deciso di andare a tartufi, appresi 4 concetti sarebbe stato un tartufaio temibile! 😀

Ma veniamo al sodo: 

Cosa sono le Marne?

La marna è un roccia sedimentaria costituita da calcare e argilla in percentuali variabili tra 35% e 65% (es. al 35% di carbonato di calcio corrisponde un 65% di argilla e viceversa). Il contenuto in calcare è legato all’ambiente marino (es. frammenti di conchiglie, microfossili, fango calcareo), mentre l’argilla è, in genere, trasportata dal continente in mare (fiumi, vento…), insieme ad altri sedimenti terrigeni (es. sabbia, ciottoli…) e trasportata “al largo” dalle correnti marine.

Se nella marna aumenta il carbonato di calcio e di conseguenza diminuisce l’argilla (marna calcarea, calcare marnoso), la roccia diventa più resistente all’alterazione meteorica, per cui le colline sono meno franose. (Colore giallastro)

Se, viceversa diminuisce il contenuto in carbonato di calcio (marna argillosa e argilla marnosa), aumenta il rischio frane sul territorio (Colore Grigio Azzurro)

La maggior parte del carbonato di calcio presente nelle marne del casalese è fornito dal plancton calcareo miocenico (foraminiferi planctonici), che viveva galleggiando in acque marine più o meno profonde. Associazioni di foraminiferi planctonici permettono anche la “datazione relativa” delle rocce.

Fonte: Marne del Monferrato Casalese: Significato Geologico - Dott. Alfredo Frixa, Geologo

 

La diffusione

I sedimenti marnosi sono diffusi in tutto il mondo, nella maggior parte dei domini marini e lacustri del passato geologico. In Italia sono presenti in tutti i contesti geologici sedimentari, e risultano particolarmente diffusi nell’astigiano, nel basso alessandrino, nell’Oltrepò pavese, nelle prealpi varesine, comasche, e bresciane; marne argillose a foraminiferi sono presenti nell’Appennino centro-meridionale; le “crete” nel senese; i “mattaioni” presso Pisa e Volterra; in Sicilia lungo la costa mediterranea sotto il nome di “Trubi” (famosissima la Scala dei Turchi nel comune di Realmonte, vicino ad Agrigento) e nel bolognese ai piedi dell’Appennino

Fonte: Wikipedia

 

I paesaggi associati ai suoli marnosi

Il paesaggio agrario è caratterizzato dal disegno strutturante delle folte siepi alberate coincidenti, in genere, con la rete minuta degli impluvi, che circondano i vasti appezzamenti a prato/pascolo, alternato, secondo cicli pluriennali, ai seminativi.

Nei campi erano presenti numerose piante di alto fusto utilizzate per il meriggio del bestiame, di cui oggi rimangono ben pochi esemplari.

Fonte: Le tartufaie naturali della provincia di Arezzo

 

In questo articolo
Durante un uscita con i miei cani ho trovato una conchiglia e mi è venuto in mente di scrivere un articolo su un tipo di suolo tanto amato dal Tartufo: le marne.
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